domenica 28 agosto 2011

Le librerie cadono come mosche

Impazza su tutti i siti internet una notizia sconvolgente, a tratti allucinante: rischia di chiudere la famosa libreria di Notting Hill, quella che appare nel film di successo "Notting Hill", appunto, che aveva come protagonista Hugh Grant nei panni dell'affascinante libraio di cui si innamora Julia Roberts, che interpreta una star del cinema. Mi verrebbe subito da dire: “E chi se ne frega! Chiudono migliaia di librerie in tutto il mondo e nessuno dice nulla, ora, solo perché questa è diventata famosa grazie ad un film, spuntano gruppi di supporto, i vip raccolgono fondi per sostenerla, la gente che s'incatena alle porte del locale!”.
Ma poi, riflettendoci su mi viene in mente quando in un viaggio a Parigi ho trascinato i miei sventurati compagni di avventura alla disperata ricerca del bar “Café des 2 Moulins” che appare nel film “Il favoloso mondo di Amelie” a Pigalle, noto quartiere parigino. Inizio a vedere barlumi di saggezza mentre l’indignazione si affievolisce. Poter rivedere dal vivo i luoghi dei nostri film, o libri preferiti è davvero emozionante e non tanto per poter mandare la foto agli amici dicendo “Ci sono stato” quanto poter vivere la sensazione di essere anche tu dentro quel film o quel libro, sedersi al tavolino del bar e aspettarsi di vedere Audrey Tautou scrivere il menù sulla lavagna trasparente alle vostre spalle, avvicinarsi alle vetrine della libreria di Notting Hill ed essere convinti di aver visto al suo interno Hugh Grant riporre dei libri sulle mensole. E allora perché privarsi di certe gioie solo in nome dell’ideologia e del “tutte le librerie sono uguali”. Infondo salvare questa significa una libreria chiusa in meno, anche se a chilometri di distanza da noi. E allora viva i vip che raccolgono fondi, viva chi si oppone alla sua chiusura, viva chi crede che chiudere una libreria sia comunque un delitto. Nella speranza che si riesca ad evitare il peggio, nel mio prossimo viaggio andrò a Londra e, se ci sarà ancora, farò una capatina nella famosa Travel Bookshop di Notting Hill.

P.S.: Una piccola curiosità su questa libreria: solo esternamente appare come nel film, il suo interno è completamente diverso. Le riprese delle scene che si svolgono dentro il locale sono state girate in un negozio di antiquariato arredato come una libreria per l'occasione.

2 commenti:

  1. Il problema secondo me non è che chiudano quella particolare libreria, ma che in generale le librerie tutte sono diventate "fuori moda" e questo mi rattrista molto!
    Occorrerebbe sensibilizzare nuovamente ed in modo molto incisivo l'affezione al caro vecchio libro, anche nell'era degli e-book (e io e te ne sappiamo qualcosa)...un libro stampato è un'emozione indescrivibile!

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  2. Purtroppo andare in libreria, girare per gli scaffali, sfogliare i libri è davvero, cito le tue parole, "fuori moda". Bisognerebbe avvicinare le persone, in particolare i bambini ormai tutti incollati ai videogiochi, ai libri e al mondo della lettura, in qualunque forma. Anche se, diciamocela tutta, se non fosse per la comodità di avere tanti libri in uno quando si viaggia, il libro cartaceo è davvero imbattibile.

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