giovedì 22 settembre 2011

La solitudine dei numeri primi

Il libro di oggi è La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano. Ho letto questo libro durante il mio servizio civile presso la biblioteca di una scuola della mia città. Ammetto che non è uno dei libri che mi abbia appassionato di più ma, ha avuto moltissimo successo e non posso non parlarne. Ecco a voi:

Titolo: La solitudine di numeri primi
Autore: Paolo Giordano
Dati: 2008, 304 p.
Prezzo: 18 euro
Editore: Mondadori
Trama: La storia racconta la vita, dalla fanciullezza all’età adulta, di Alice e Mattia. La prima, rimasta zoppa a causa di un incidente con gli sci, si troverà ad affrontare un’esistenza difficile legata ai suoi problemi di relazione con gli altri. Mattia, fratello di una bambina ritardata, rimarrà segnato dalla perdita improvvisa di quest’ultima di cui si ritiene colpevole. Le vite di questi due ragazzi s’incroceranno più volte senza però riuscire a creare quel legame che entrambi necessitano, utile a salvarli.
La mia recensione:
EVOLUTO: il linguaggio di questo libro cresce insieme ai suoi protagonisti. Le prime pagine raccontano, anche in maniera infantile, le vite di questi due giovani. Andando avanti il linguaggio cresce con il crescere dei problemi, dei dolori e delle sofferenze patite dai personaggi. Il linguaggio diventa man mano più profondo e più intimo con l’addentrarsi della storia nelle profondità delle personalità dei due protagonisti.


INTIMO: è un romanzo molto intimo, quello di Giordano, che racconta cosa c’è nel cuore di questi due giovani così dolorosamente segnati dalla vita. Due ragazzi chiusi, che non sono in grado di aprire il loro cuore nemmeno con chi patisce le stesse sofferenze. Sono vicini ma sempre lontani. Si ritrovano spesso nel corso della vita ma, sembrano sempre viaggiare su due binari paralleli.
NUOVO: la novità di questo romanzo è che ciò che viene narrato non è quello che ritroviamo nei soliti libri. Alice e Mattia sono due parsone irrecuperabili, incapaci di aprirsi con gli altri, la cui vita è segnata sin dall’infanzia e che non troverà mai un riscatto. Il dolore, la sofferenza, riempiono queste pagine dall’inizio alla fine, senza riuscire, nemmeno sul finale, a trovare una soluzione, una fine. Spesso nei libri si cerca il lieto fine, la felicità dopo tanta sofferenza. In questo libro non c’è niente di tutto questo. La lettura ti lascia, alla fine, una sensazione di irrisolto, di insanabilità.
Informazioni sull'autore:
Paolo Giordano è un giovane scrittore torinese. È nato nel 1982 ed ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica teorica nel 2010. Il suo primo romanzo è stato proprio “La solitudine dei numeri primi”, il libro più venduto in Italia nel 2008. Per il quale, nello stesso anno, ha vinto il Premio Strega.
Degno di nota:
Ecco. Ci pensava spesso. Di nuovo. Era come un altra delle sue malattie, dalla quale non voleva veramente guarire. Ci si può ammalare anche solo di un ricordo e lei era ammalata.
Mattia lo sapeva. Sapeva tutto quanto, ma non riusciva a muoversi da dov'era. Come se, abbandonandosi al richiamo di Alice, potesse ritrovarsi in trappola, annegarci dentro e perdersi per sempre. Era rimasto impassibile e in silenzio, ad aspettare che fosse troppo tardi.
Sentiva il bisogno di abbandonare il proprio peso sul corpo di qualcun altro, come se il contenuto della testa fosse improvvisamente diventato insostenibile per le sue gambe da sole.
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Voto: 6

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