martedì 6 settembre 2011

Non ti muovere

Oggi ci occuperemo di un libro che a me è piaciuto molto. Avevo sentito molto parlare di un film di Sergio Castellitto dal titolo Non ti muovere e mi sarebbe piaciuto andarlo a vedere al cinema (ad oggi, ancora non l’ho visto). Informandomi sul film, però, ho scoperto che era tratto dal romanzo omonimo di Margaret Mazzantini. Da buona appassionata di libri quale sono, ho abbandonato l’idea di andare al cinema e sono, invece, andata in libreria.

Titolo: Non ti muovere
Autore: Margaret Mazzantini
Dati: 2001, 295 p.
Editore: Mondadori
Prezzo: 16,53 euro
Trama: Angela, una ragazzina di 15 anni ha un incidente con il motorino e le sue condizioni sono molto gravi. Suo padre, Timoteo, è un rispettato chirurgo. L’uomo è nella stanza della figlia ed aspetta che lei si risvegli dall’operazione. Nell’attesa Timoteo racconta tutta la sua vita, tira fuori tutto il dolore, tutti i pensieri, tutte le cose non dette, conservate fino a quel momento nel fondo della propria anima.
La mia recensione:
TOCCANTE: questo libro affronta il tema dell’amore, nelle due forme più profonde, quello per i figli e quello per la donna amata. Nelle pagine di questo libro viene fuori lo struggimento, la sofferenza, la disperazione legati alla perdita di questi amori. La Mazzantini riesce a farti sentire spettatore impotente di questo dolore.

INEVITABILE: i due personaggi di questo romanzo, Timoteo ed Italia, sono amanti. Lui un uomo di talento, in carriera, ricco e di successo. Lei una povera donna, senza né soldi né mezzi. I due, nonostante sembrano non avere nulla in comune, si amano di un amore disperato, ma forse più che disperato, quest'amore ti fa pensare a qualcosa d’inevitabile. È un amore che c’è, al di là di ogni criterio logico, e che non può non esserci. Un amore che è destinato ad esistere nonostante nessuno sappia spiegarsi il perché.
LIBERATORIO: la Mazzantini racconta questo viaggio interiore che Timoteo affronta raccontando la sua storia. L’intero libro è una confessione, uno sfogo che alla fine, oltre all’enorme tristezza che porta la perdita, lascia una sensazione di liberazione, seppur amara. Timoteo apre il suo cuore, butta fuori il dolore e ci mostra quello che tutti sappiamo: condividere alleggerisce il peso delle cose.
Informazioni sull’autore: Margaret Mazzantini è un'autrice di origine irlandese diplomata all’accademia di Arte Drammatica di Roma. Il suo primo romanzo è stato Il catino di zinco, l’ultimo, uscito lo scorso 4 marzo, è Nessuno si salva da solo.
Degno di nota:
Ognuno di noi, Angela, sogna qualcosa che scardini il suo mondo ordinario.
Lei era in quel taglio. Il sangue che temevo era il suo, così come avevo temuto il suo amore. Lei c’era già. Chi ti ama c’è sempre, Angela, c’è prima di conoscerti, c’è prima di te.
Ripartimmo, e per il resto del viaggio tornammo a essere quelli di prima. Lui con il collo teso, io con la fronte poggiata al finestrino. Ma dentro, nei nostri animi dissimili, eppure affiancati, eravamo come due lupi che hanno corso dietro ad una preda e l’hanno presa, e respirano stanchi nel nero della macchia, e hanno ancora fame.
Curiosità:
Il regista del film tratto da questo romanzo è Sergio Castellitto, marito dell’autrice del libro.
VOTO: 8

6 commenti:

  1. Ho amato profondamente questo libro.Lo conservo come un cimelio, qualcosa di raro a ricordo di quell'estate in cui me lo feci autografare dalla Mazzantini sulla spiaggia viestana. Per quanto riguarda la trasposizione su celluloide, anche a te che sei una fun del cartaceo, sembrerà bellisimo.Riduzione sostanzialmente ottima delbest seller, che firma anche la sceneggiatura col consorte-regista-interprete Castellitto. Quà e là l'eccesso di enfasi può risultare fastidioso, soprattutto nella descrizione 'fisica' del rapporto tra i personaggi, e le psicologie possono sembrare poco approfondite per chi non ha letto il libro. Ma è comunque impossibile non restare catturati e simpatizzare con la fragile e sgraziata Italia, strepitosamente resa sullo schermo da un irriconoscibile Penelope Cruz. Se ti va, ti faccio una copia del DVD ;)baci Sara.

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  2. A dire il vero non ho ancora trovato nessun film tratto da un libro che mi abbia soddisfatto. L'unica eccezione forse è "Uomini che odiano le donne" ma questa è un altra storia, un altro libro :) Cmq dopo questa "pubblicità" così sentita del film mi toccherà davvero vederlo. Grazie per la proposta del dvd ma la mia tessera della videoteca sta prendendo polvere e forse è arrivato il momento di ritirarla fuori :) Grazie ancora del tuo intervento, Sara. Baci e aspetto altri tuoi utili commenti e suggerimenti.

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  3. mmmm..."nessun film tratto da un libro che ti abbia soddisfatto"... dici??? Ce ne sono alcuni di stupendi in cui le trasposizioni sono piccoli capolavori :) vedi "Il laureato" di Mike Nichols, "High fidelity" di Stephen Frears
    , "Stand by me" di Rob Reiner,"Il rosso e il nero" (1954)di Claude Autant-Lara, "Piccole donne"(1949)di Mervyn LeRoy, "I ponti di Madison County"di Clint Eastwood.Vale però la regola generale: un libro è sempre (o quasi) meglio del film :)

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  4. Seguirò il tuo consiglio e vedrò uno dei film di cui parli (alcuni, a dire il vero, li ho già visti:)). Grazie del consiglio. A presto.

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  5. A tutti i lettori: se, come Sara, se siete interessati alle trasposizioni cinematografiche dei film non lasciatevi sfuggire questo blog: http://blogcineland.altervista.org/

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  6. questo film è incredibile...dà delle emozioni fortissime..gli attori sono perfettamenti calati nei personaggi...ha ragione anonimo!!!

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