giovedì 1 settembre 2011

Stop agli sconti sui libri

È a tutti nota come la legge “anti Amazon” ma, il suo vero “nome” è Norma Levi, la legge, ormai approvata in via definitiva, che stabilisce al 25% il tetto massimo degli sconti applicabili sui libri, sia in libreria che nei siti on line. Fondamentalmente è una legge che tutela le librerie schiacciate dalle super offerte promosse dai siti di vendita online di libri come Amazon e Ibis. A questo punto molti saranno a favore di questa norma per aiutare il settore del libro, anzi quello delle librerie a rimettersi in piedi. La questione, però, è: e noi? Noi che compriamo decine di libri l’anno e quegli sconti ci facevano davvero comodo? Io credo che il problema di base sia non tanto salvare le librerie quanto salvare i libri. Con l’enorme competizione che c’è ora con gli eBook Readers è davvero da folli non agevolare, in qualunque modo, la vendita di libri cartacei. “Il libro di carta sta sparendo” gridano molti, “i ragazzi di oggi leggono troppo poco” annunciano altri e noi di risposta cosa facciamo?
Facciamo del libro un bene di lusso. Non credo di esagerare dicendo che i libri, almeno per me, sono davvero molto cari. Per la quantità di libri che leggo, se non potessi usufruire di questi sconti o, a dirla tutta, di mercatini dell’usato, arriverei a spendere più di 100 euro al mese di libri. In un paese come l’Italia che, secondo la classifica dei paesi d’Europa che acquistano più libri, non si piazza nemmeno tra i primi dieci, bisognerebbe far capire a chi di dovere che bisogna promuovere la cultura del libro, della lettura in tutti i modi, anche vendendo libri super scontati in rete, infondo non siamo noi la generazione di Internet, che i vecchi colossi si adeguino.



Per chi volesse approfondire l’argomento ecco alcuni link utili:
Il testo della legge per i più esperti: http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/64860
Articoli sull’argomento di alcune importanti testate:

2 commenti:

  1. Senza contare che i libri in inglese costano molto meno delle loro traduzioni in italiano. Di chi è la colpa?

    RispondiElimina
  2. Probabilmente perchè vendono molte più copie dei libri in italiano. La colpa non è di nessuno. Forse si dovrebbe cercare di abbassare i prezzi per aumentare i lettori e, di conseguenza, i libri letti. Ma pur facendo in questo modo i bacino di utenza dei libri in inglese resterebbe comunque di molto superiore a quello dei libri in italiano.Posso dare solo un consiglio: studiate le lingua e leggete i libri in lingua originale,è sempre meglio, il libro rende di più!

    RispondiElimina